Circondata da vasti pascoli e da faggete, Palena si trova incastonata fra il corso del fiume Aventino ed una muraglia montuosa costituita dal Monte Porrara (2137 m), dal Guado di Coccia (1674 m) e dal Monte Amaro (2793 m), la cima più alta del massiccio montuoso della Maiella, la montagna “madre”, con un’escursione altimetrica che va da circa 600 a 2600 metri sul livello del mare.
La biodiversità presente su questo territorio costituisce un patrimonio di inestimabile valore: qui vivono il lupo, una grande varietà di anfibi, oltre che una chirottero fauna che vanta 18 specie diverse. Spesso è anche segnalata la presenza fugace dell’orso bruno.
La biodiversità vegetale si declina oltre 2000 specie vegetali censite (circa un terzo dell’intera flora italiana), in cui si riscontrano elementi mediterranei, alpini, balcanici, pontici, illirici, pirenaici ed artici.
È la faggeta a caratterizzare il paesaggio naturale dominante fino ai 1700 - 1800 metri. Al Faggio si aggiungono Tasso, Agrifoglio, Sorbo, Acero, Cerro, Carpino nero, Orniello e diverse specie frutticole. La flora di pregio, si alterna a vasti boschi e la natura si esprime nel suo più alto potenziale.
A nord-ovest del centro abitato si sviluppa la “Riserva naturale orientata del Quarto di S. Chiara”: una proprietà silvo-pastorale, coperta da boschi e pascoli, attraversata dal Fosso la Vera che costituisce la peculiarità di quest’area dichiarata biotipo di “rilevante interesse vegetazionale e meritevole di conservazione in Italia”.
Il Fosso la Vera funge da collettore verso l’inghiottitoio del Quarto di Santa Chiara ma, con l’aumento della massa d’acqua dovuto alle precipitazioni e allo scioglimento delle nevi, si determina un temporaneo allagamento dell’area dei pascoli che genera un grande lago primaverile, le cui acque, canalizzandosi nell’inghiottitoio, alimentano la sorgente del fiume Aventino nell’area di Capodifiume.
Il fiume Aventino attraversa il centro abitato di Palena, creando suggestive cascate e piccoli bacini d’acqua: un percorso attrezzato consente di costeggiare il corso del fiume seguendo lo scorrere delle acque fino alla Villa Comunale dove un ponte, unendo le due sponde del fiume, conduce verso il centro storico.
Palena e la sua natura sono un connubio irripetibile: fresche pinete costellano il centro abitato mentre una nuova Area faunistica, situata in località Colleveduta, si appresta ad ospitare esemplari di Orso bruno marsicano che non possono vivere in libertà.
La natura ti abbraccia e ti avvolge, i sensi sono sollecitati da odori, colori, suoni, il tatto percepisce la ruvidità della roccia, la rugosità della corteccia, la freschezza dell’acqua, tutto invita a godere della libertà che solo un paesaggio vasto ed imponente possono dare: vivere Palena è rinnovare il proprio spirito.
Circondata da vasti pascoli e da faggete, Palena si trova incastonata fra il corso del fiume Aventino ed una muraglia montuosa costituita dal Monte Porrara (2137 m), dal Guado di Coccia (1674 m) e dal Monte Amaro (2793 m), la cima più alta del massiccio montuoso della Maiella, la montagna “madre”, con un’escursione altimetrica che va da circa 600 a 2600 metri sul livello del mare.
La biodiversità presente su questo territorio costituisce un patrimonio di inestimabile valore: qui vivono il lupo, una grande varietà di anfibi, oltre che una chirottero fauna che vanta 18 specie diverse. Spesso è anche segnalata la presenza fugace dell’orso bruno.
La biodiversità vegetale si declina oltre 2000 specie vegetali censite (circa un terzo dell’intera flora italiana), in cui si riscontrano elementi mediterranei, alpini, balcanici, pontici, illirici, pirenaici ed artici.
È la faggeta a caratterizzare il paesaggio naturale dominante fino ai 1700 - 1800 metri. Al Faggio si aggiungono Tasso, Agrifoglio, Sorbo, Acero, Cerro, Carpino nero, Orniello e diverse specie frutticole. La flora di pregio, si alterna a vasti boschi e la natura si esprime nel suo più alto potenziale.
A nord-ovest del centro abitato si sviluppa la “Riserva naturale orientata del Quarto di S. Chiara”: una proprietà silvo-pastorale, coperta da boschi e pascoli, attraversata dal Fosso la Vera che costituisce la peculiarità di quest’area dichiarata biotipo di “rilevante interesse vegetazionale e meritevole di conservazione in Italia”.
Il Fosso la Vera funge da collettore verso l’inghiottitoio del Quarto di Santa Chiara ma, con l’aumento della massa d’acqua dovuto alle precipitazioni e allo scioglimento delle nevi, si determina un temporaneo allagamento dell’area dei pascoli che genera un grande lago primaverile, le cui acque, canalizzandosi nell’inghiottitoio, alimentano la sorgente del fiume Aventino nell’area di Capodifiume.
Il fiume Aventino attraversa il centro abitato di Palena, creando suggestive cascate e piccoli bacini d’acqua: un percorso attrezzato consente di costeggiare il corso del fiume seguendo lo scorrere delle acque fino alla Villa Comunale dove un ponte, unendo le due sponde del fiume, conduce verso il centro storico.
Palena e la sua natura sono un connubio irripetibile: fresche pinete costellano il centro abitato mentre una nuova Area faunistica, situata in località Colleveduta, si appresta ad ospitare esemplari di Orso bruno marsicano che non possono vivere in libertà.
La natura ti abbraccia e ti avvolge, i sensi sono sollecitati da odori, colori, suoni, il tatto percepisce la ruvidità della roccia, la rugosità della corteccia, la freschezza dell’acqua, tutto invita a godere della libertà che solo un paesaggio vasto ed imponente possono dare: vivere Palena è rinnovare il proprio spirito.